Tab Article
Una città del Nord Italia, primi anni Novanta. Maurizio Spadaro è un diciassettenne come tanti: il suo carattere acerbo l'ha sempre portato a rifugiarsi nella sicurezza della quotidianità, senza accorgersi che il mondo che andava creando intorno a sé stringeva giorno dopo giorno i propri confini. È così che alla soglia dei suoi diciotto anni, nel momento di massimo splendore e freschezza di un'esistenza, Maurizio intuisce quale potrà essere il suo destino se continuerà a negarsi in questo modo alla vita. La reazione del protagonista è quella di un ragazzo impreparato, confusionario e un po' viziato: un ingresso scomposto e sconclusionato, che creerà sulla sua vita un effetto domino spesso sorretto da coincidenze e situazioni. Le sue peripezie vengono raccontate e commentate da due diversi personaggi: un Maurizio Spadaro ventiduenne e un Maurizio Spadaro ormai trentenne. Il primo è colui che scrive "L'anno di Vincenzo Mura", il secondo invece è colui che, complice una telefonata inaspettata, riprende in mano dopo anni il libro.